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Haggadah (Ebr. « narrazione »).

Interpretazione ebraica delle Scritture col narrare leggende, atti folcloristici, parabole e altro materiale non giuridico. Insieme all'Halachah, forma il Talmud. Cf Talmud.

Hagios (Gr. « santo »).

Acclamazione greca che esalta Dio tre volte intendendo così esprimere la pienezza della santità divina (cf Is 6,3). È conosciuta più comunemente col nome di Trisagio (Gr. « tre volte santo »):

  « Hàgios o Theòs. Sanctus Deus (Dio santo) ».

  « Hàgios ischyròs. Sanctus fortis (Santo forte) ».

  « Hàgios athànatos, elèison himàs. Sanctus immortalis, miserère nobis (Santo immortale, abbi pietà di noi) ».

  Mentre nella liturgia latina questo ritornello è usato soltanto il Venerdì Santo, le liturgie orientali lo cantano abitualmente. Cf Santità; Trisagio; Venerdì Santo.

Hallel (Ebr. « lode »). 

Nome dato dagli Ebrei ai Salmi 113‑118, che erano cantati in certe festività, come la Pasqua (cf Mt 26,30), Pentecoste e la Festa dei Tabernacoli (cf Gv 7,2). « Hallelujah » (Ebr. « lode al Signore »): è una parola che ricorre spesso, nei Salmi, ed è usata dalle liturgie cristiane, specialmente nel tempo pasquale. Cf Liturgia; Pasqua ebraica; Pentecoste.

Hanukkah. 

Cf Tempio (Il).

Heilsgeschichte. 

Cf Storia della salvezza.

Hesed (ebr. « gentilezza amorosa »). 

Parola che indica una caratteristica di Dio e che ricorre duecentoquarantacinque volte nell'AT, fra cui centoventisette volte nei Salmi. Dio è anche invocato come « mia hesèd » (Sal 144,2). Hesèd indica la fedeltà misericordiosa di Dio nel mantenere le promesse dell'Alleanza, nonostante l'infedeltà dei « partners » umani. Cf Alleanza; Berith.

Hussiti. 

Si chiamano così i seguaci di Giovanni Hus (circa 1369‑1415), un sacerdote boemo che insegnava filosofia e teologia all'Università di Praga. Venne a conoscenza delle idee della riforma di Giovanni Wycliffe (circa 1330‑1384) e le diffuse. Fu giudicato e bruciato sul rogo nel Concilio di Costanza (cf DS 1201‑1230; 1247‑1279; FCC 7.075‑7.086, 9.096‑9.098), divenendo così un eroe nazionale Ceco. Gli Hussiti adottarono le sue posizioni, tra cui la predestinazione e la Scrittura come unica norma di fede. La loro eredità continua in varie Chiese della Moravia sparse nel mondo. Nel 1920, la Chiesa cecoslovacca hussita, che affermava di esserne la rappresentante, si staccò dalla Chiesa Cattolica, dopo aver chiesto una liturgia in lingua volgare, il celibato libero per il clero e la partecipazione dei laici nel governo della Chiesa. Queste richieste non vennero accolte. Hus rigettò erroneamente la validità dei sacramenti amministrati da preti simoniaci. La priorità che egli diede alla Scrittura come unica norma di fede fece di lui un precursore dei Riformatori (cf DS 1480; FCC 7.098). Egli sostenne che i laici potevano comunicarsi sotto le sue specie. Questo fu ammesso nel Concilio Vaticano II (cf DS 1725; FCC 9.160; SC 55). Cf Concllio di Costanza; Donatismo; Lingua volgare; Predestinazione; Riforma (La); Simonìa; Sola Scrittura.